Alberto Bevilacqua – La polvere sull’erba.
La grande guerra, i disertori, i partigiani, i fascisti. Un po’ di tutto si intreccia in questa storia scritta da un giovanissimo Bevilacqua. Ma la troppa verità contenuta in quelle pagine, ha fatto sì che restasse nascosto in un cassettino per decenni.
Ma la storia di Giorgio, partigiano per amore, tocca la coscienza in maniera profonda. Con il racconto di uomini che danno la morte e pregano poi per averla, di chi usa le parole e ne resta stregato, di chi tortura e difende poi delle vittime solo perché c’è qualcuno più aguzzino di lui. Queste le realtà che Giorgio vive, miste ai ricordi dei sogni di ragazzo, all’amicizia con Luca, all’amore per Bianca.
Ma tutto questo porta alla luce una realtà che purtroppo è ancora attuale. Sarebbe stato bello credo, riprendere queste pagine e scoprire che la corruzione, le trame che sa imbastire il potere, il terrorismo, fossero cose del passato. Ma non è così. E per questo, “La polvere sull’erba”, nonostante la sua età, resta un romanzo attualissimo, perché oggi più che mai la corruzione è parte integrante della nostra realtà. Anche se c’è qualcosa di bello e fiducioso in Giorgio: la possibilità di restare, in tanta melma, ancora puri nel cuore.